EDI

EDI significa Scambio Elettronico di Dati. Il termine descrive il modo in cui i sistemi interagiscono per trasmettere i dati. L’EDI sostituisce i fax, le e-mail e le lettere per rispondere alle transazioni dei consumatori. Invece di rispondere manualmente agli ordini dei clienti via fax o e-mail, l’EDI velocizza l’elaborazione degli ordini.

Comunicazione di dati tra computer di aziende separate (o divisioni della stessa organizzazione) utilizzati per compiti particolari. Nella pratica tipica, la posta elettronica è esclusa dalla definizione poiché i suoi dati non possono essere elaborati rapidamente da un meccanismo automatizzato. L’EDI è riservato allo scambio d’informazioni secondo un canale di dati concordato dalle due parti che lo scambiano.

Prima dell’EDI, le informazioni venivano ottenute manualmente da un sistema, documentate su un foglio di calcolo o su carta, trasferite al destinatario e poi inserite nel suo sistema. Questa tecnica richiedeva molto tempo ed era soggetta a errori umani. Il programma operativo del mittente converte le informazioni in dati digitali e li consegna a un altro computer, che li importa nel proprio software operativo. I veri file EDI sono conformi a standard ANSI ASC X12 o EDIFACT, il “linguaggio” EDI.

Le transazioni EDI possono avvenire direttamente (ad esempio, dal cliente al 3PL) tramite FTP, SFTP o AS2, oppure tramite una rete EDI a valore aggiunto (VAN; ad esempio, SPS Commerce, 1EDI Source, Boomi).

L’uso dell’EDI collega i partner in modo fluido, consentendo una maggiore trasparenza, una comunicazione quasi in tempo reale, un’elaborazione più rapida, una maggiore cooperazione e la capacità di reagire rapidamente alle esigenze aziendali, accelerando i processi order-to-cash.